In carcere … ti ho conosciuto

Intervista al dott. Stefano Graffagnino, Funzionario della Professionalità Giuridico-Pedagogica presso la Casa Circondariale di Caltanissetta.

In questa struttura, si è da poco conclusa l’esperienza di Alpha carcere. In questa intervista la testimonianza del responsabile.


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Ciao Stefano

Buongiorno, ciao.

Alpha in carcere?

Sì. Tutto è iniziato con una richiesta della sig.ra Adele Scarandino dal titolo “Progetto Alpha”, formulata alla direzione della casa circondariale.

Abbiamo valutato con attenzione la proposta e i potenziali ritorni per la popolazione. Ottenuta l’autorizzazione dal Magistero di Sorveglianza, il 20 dicembre 2018 abbiamo iniziato.

Come si è svolto?

L’attività in questione si è tenuta nel “locale socialità” attiguo alla chiesa della casa circondariale. Erano presenti 12 detenuti del reparto “alta sicurezza” che avevano fatto richiesta e circa 10 volontari della Parrocchia Sant’Agata al Collegio (Frati Copiosa Redenzione).

Il corso si è sviluppato nell’arco di 10 incontri con cadenza settimanale; dal 22 dicembre 2019 al 9 marzo 2019.

E il tuo ruolo?

In qualità di Funzionario della Professionalità Giuridico-Pedagogica, ho seguito l’iniziativa con un’ottica strettamente professionale.

Come supervisore ho cercato di cogliere gli aspetti che gli incontri avevano sui partecipanti, con particolare attenzione alle dinamiche interpersonali che si venivano a creare all’interno del gruppo detenuti/volontari.

Alpha si dimostra uno strumento meraviglioso per la Chiesa che desidera portare il Vangelo nelle prigioni del mondo. Grzegorz Rys, Arciv. di Cracovia

La reazione dei detenuti?

Sin dalle fasi iniziali, si è creato un clima di fratellanza e di parità che ha consentito l’agevole superamento della diffidenza iniziale, favorito dal fatto di condividere durante gli incontri del cibo e delle bevande, seduti allo stesso tavolo.

Un primo dato da evidenziare è la presenza costante a tutti gli incontri dei detenuti partecipanti.

Sono riusciti a confrontarsi?

Sì, questo è un secondo aspetto significativo. I ristretti sono riusciti ad “aprirsi” raccontando anche fatti strettamente personali e familiari di cui generalmente sono restii a parlare; alcuni di loro lo hanno fatto senza riserve!

Obiettivo raggiunto?

Direi di sì, perché la valenza dell’esperienza della catechesi all’interno degli Istituti Penitenziari è proprio quella di stimolare, attraverso un cammino di riflessione e di fede, il percorso di revisione critica del proprio vissuto.

Nel 2017, più di 52.000 persone
hanno partecipato ad Alpha
in più di 900 carceri.

In carcere … ti ho conosciuto. Ti ritrovi in questo titolo?

Sì, perché ritengo che tale progetto abbia una valenza altamente significativa e straordinariamente positiva anche dal punto di vista della fede nei detenuti.

Il corso ha favorito e per certi versi spronato nei ristretti sia la rilettura dei propri eventi attraverso il percorso ecumenico proposto, sia l’incontro e la conoscenza con la persona di Gesù.

Stefano, grazie di cuore per il tempo, la professionalità ed il cuore con cui svolgi questo prezioso lavoro

Grazie a voi per l’opportunità di Alpha, a presto.

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Caltanissetta, 29 marzo 2019


Vuoi saperne di più?

Scarica il nuovo volantino di Alpha carcere.