Incontriamo Debora e Simonetta, due incredibili sorelle con una storia davvero curiosa:
Che bello, avere due sorelle a cui porre delle domande, non capita spesso! Ci raccontate come avete conosciuto Alpha?
D.: Parecchi anni fa – all’epoca frequentavo ancora l’università, adesso ho 43 anni e sono mamma di Riccardo 9 anni e Matilde 6 anni – un’amica mi parlò con particolare entusiasmo di Sant’Eustorgio a Milano in quanto lei faceva parte del coro e trovava particolarmente coinvolgente la funzione liturgica a cui partecipava la domenica. Conversazione occasionale che si consumò in quella occasione e poi come succede spesso nella vita ci siamo perse di vista. Parecchi anni dopo – esattamente a fine agosto del 2013 – mi ricordai improvvisamente, davvero all’improvviso, di questo nome: Sant’Eustorgio. Andai su internet alla ricerca del sito e fui molto colpita di scoprire che venivano organizzate delle cene durante le quali si parlava del senso della vita. Mi trovavo in un momento molto particolare della mia vita e avevo un forte bisogno di vivere esperienze di umanità, calore, di qualcosa di profondo. Ricordo che senza alcun dubbio inviai un messaggio di richiesta di informazioni sull’inizio del ciclo di cene e la risposta in poco tempo arrivò. Sono sempre stata sicura di essere stata guidata da qualcuno che mi conosce molto bene e che sapeva esattamente cosa io stessi ricercando. La risposta che ho ricevuto era quella di cui avevo veramente bisogno. Da quella prima risposta tante altre ne sono arrivate e continuano ad arrivare.
S.: mi chiamo Simonetta e sono la sorella di Debora, sono sposata e ho due fantastici figli Sofia di 19 anni e Filippo di quasi 15. Lavoro in banca e mi occupo di imprese, un lavoro che lascia poco spazio alla fantasia e alla riflessione, che ti porta a diventare molto razionale ad analizzare numeri, progetti e loro fattibilità e soprattutto a vendere denaro al meglio. Sono anni difficili lavorativamente parlando perché come tutti sapete la crisi economica ha divorato parecchie piccole e medie aziende. Una sera di ottobre mia sorella mi ha chiesto di accompagnarla in Sant’Eustorgio perché si era iscritta a non so bene che cosa ad un corso sul senso della vita. La mia risposta al suo invito è stata: “va bene ti accompagno la prima sera, ma sappi che poi non verrò più perché sai a me queste cose non convincono molto mi sembrano troppo campate per aria e poi quale senso….”. Bene voglio dirvi con una immensa gioia che sono tornata la settimana dopo e quella dopo ancora e non ho mai perso un incontro.
Qual è stata la vostra esperienza nei piccoli gruppi ad Alpha
D.: Per quanto riguarda l’esperienza nei piccoli gruppi ad Alpha trovo che sia una grande e rara opportunità di scambio di esperienze di vita, di testimonianze, di sincero affetto, di riflessione. Piano piano ad ogni incontro ci siamo sempre più avvicinati fino ad una serata dove è successo qualcosa di straordinario tra di noi, ho sentito un abbraccio che ci avvolgeva tutti contemporaneamente con un immenso affetto e da quella serata l’esigenza di rincontrarci è stata sempre più forte.
S.: Ogni volta, quando arrivavo venivo colta da una grande serenità e mi sentivo a casa, ascoltavo con molta attenzione le testimonianze che ci venivano proposte, discutevo con i membri del mio gruppo e lentamente, volta dopo volta, tra noi si creava una grande armonia che è poi sfociata in una serata che non posso dimenticare dove pareva che ci conoscessimo da tempo, che fosse successo qualcosa difficilmente spiegabile razionalmente: eravamo diventati una cosa sola, solo successivamente ho capito che forse era sceso lo Spirito Santo tra noi. La sera quando rientravo a casa ripensavo alla serata e mi sentivo serena.
“ho sentito un abbraccio che ci avvolgeva tutti contemporaneamente con un immenso affetto e da quella serata l’esigenza di rincontrarci è stata sempre più forte”
So che avete partecipato alla presentazione di Alpha per l’Italia che si è tenuta ad Assisi. Come mai? Cosa avete vissuto?
D.: Ho partecipato al seminario di Assisi in quanto ero certa che sarebbe stata una ulteriore occasione di arricchimento spirituale, di scambio di umanità. Ho anche partecipato perché ho bisogno di conoscere di più. Questa esperienza mi ha permesso di incontrare persone profonde che mi hanno regalato ulteriore fiducia e serenità e di conoscere meglio qualche amico che non avevo ancora scoperto del tutto. Ma soprattutto è stata una importante occasione per comprendere i numerosi obiettivi di Alpha, per conoscerne la realtà e le energie che tante persone investono per offrire una grande dono all’essere umano: quello della conoscenza dell’amore di Cristo, che può davvero cambiarti il significato della vita. Infine è stata anche per me ulteriore occasione di riflessione sul fatto che desidero partecipare attivamente allo sviluppo di uno “strumento” che permette la conoscenza di Gesù e di Dio e dei valori di amore alla società di oggi, che misura il successo della vita esclusivamente attraverso il possesso di beni materiali.
S.: Sempre la mia fantastica sorella mi ha convinto a partecipare all’incontro di Assisi dove ho conosciuto molte persone veramente interessanti e poi, ironia della sorte, il mio badge non c’era e hanno scritto il mio nome e cognome sul retro di quello di un frate francescano che non era venuto; peccato che il giorno dopo, mentre ero in giardino, un frate si è avvicinato e mi ha detto: “ecco il mio cartellino”. Insieme abbiamo deciso che in futuro avremmo pregato l’uno per l’altro.
Credete che Alpha sia uno strumento valido nella chiesa di oggi?
D.: Credo che la chiesa di oggi abbia un grande bisogno di tutto questo e Alpha riesce a risvegliare il coraggio di ammettere che si ha bisogno di Dio. Ringrazio davvero il Signore per avermi offerto questa grande opportunità, questa esperienza di grazia, che desidero tanto offrire a chi voglio bene e alle persone intorno a me. I doni che sto ricevendo sono davvero tanti, ogni giorno e in tutti gli ambiti della mia vita.
S.: Credo che Alpha sia uno strumento utilissimo nella chiesa di oggi e che abbia la possibilità di far avvicinare tante persone che oggi sono lontane perché è un modo nuovo di vivere la fede, un modo fatto di condivisione in una società sempre più individualista. Credo che si diffonderà molto velocemente sarà una nuova evangelizzazione, una nuova esplosione! Grazie Dio e grazie sorella per avermelo fatto conoscere!